martedì 22 maggio 2012

ECCO COME AUMENTARE GLI ABBANDONI....NON CAPISCONO PROPRIO NIENTE

Non poteva non sollevare polemiche la notizia che la famosa tassa sugli animali di affezione, ormai in discussione dal 2009, stesse per diventare una vera realtà. Forti agitazioni hanno coinvolto sia gli animalisti che i partiti politici italiani. La proposta, infatti, “in dirittura d’arrivo in commissione Affari sociali della Camera prevedeva che i comuni potessero istituire, a loro discrezione, una tariffa per i proprietari di cani e gatti per finanziare iniziative contro l’abbandono dei cani in Italia”. Tuttavia, in seguito alle polemiche che hanno seguito, inevitabilmente, la notizia, lo stesso relatore del Pdl,Gianni Mancuso avrebbe smentito, dichiarando che si trattasse solo di una battuta: “Tranquilli, nessuna tassa sugli animali domestici, era solo una battuta nei confronti di un deputato che l’aveva proposta”. Secondo quanto aggiunto dal relatore che avrebbe provveduto a far togliere l’imposta dal ddl, si trattava di una tassa di scopo, creata per permettere ai comuni di attivare un piccolo capitolo di spesa con cui affrontare la gestione degli animali come i cani randagi o le colonie feline.
18 maggio – Tassa su cani e gatti per contrastare il randagismo?

Che ci crediate o meno sembra proprio che sia giunto il momento di dover pagare anche per i nostrianimali domestici, cani e gatti. Sembrerebbe, infatti, che sia in dirittura d’arrivo, la proposta dellatassa comunale su cani e gatti, della commissione Affari Sociale della Camera. Si tratterebbe, di una tariffa che sarà imposta a tutti i proprietari di animali domestici, per finanziare una serie di iniziative volte a contrastare il randagismo.
Stando a quanto si legge dal testo della proposta di legge, Norme in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell’incolumità pubblica, i comuni: “possono deliberare, con proprio regolamento, l’istituzione di una tariffa comunale al cui pagamento sono tenuti i proprietari di cani e gatti e destinata al finanziamento di iniziate per prevenzione e contrasto del randagismo”.
Il provvedimento sarebbe già stato esaminato e approvato dalla Commissione Affari Sociali della Camera ed è già passato per essere analizzato da organi competenti e presto arriverà, molto probabilmente, in Aula per l’approvazione finale.
Nel corso di approvazione ed analisi della proposta di legge, sarebbe stato approvato un emendamento dell’Idv, secondo cui sarebbero esonerati dalla tassa comunale i padroni che hanno adottato un cane o un gatto da una struttura del comune. L’iter legislativo di questo provvedimento, contenente ben 39 articoli, era iniziato nel 2009, in seguito ad una proposta di legge da parte di due esponenti del Pdl, ovvero Jole Santelli e Fiorella Rubino Ceccacci. Tra le nuove proposte, il decreto legge, include, inoltre, la creazione di un registro di anagrafe degli animali domestici, la segnalazione al servizio veterinario pubblico in caso di avvistamento di animale ferito e la creazione dei cimiteri appositi per gli animali d’affezione.
I comuni, inoltre, sono chiamati a mettere in pratica una serie di compiti per prevenire e impedire il randagismo, introducendo incentivi per l’adozione degli animali domestici, convenzioni per alcune cure mediche veterinarie di base e piani di controllo delle nascite degli animali con sterilizzazione. Per coprire le spese su queste iniziative sarà utilizzato il ricavato della tassa sugli animali domestici. Nella giornata di ieri il sottosegretario dell’Economia, Gianfranco Polillo, ha dichiarato di condividere, in linea di principio, la nuova tassa sugli animali.
Non tutti sono d’accordo con la proposta di istituire una tassa su cani e gatti. Le critiche arrivano direttamente da Nino Morabito, responsabile della Fauna Legambiente, secondo cui la tassa per i proprietari di cani è gatti farà, in realtà, aumentare i casi di abbandono degli animali domestici, invece di contrastare il randagismo, soprattutto in periodi di vacanze.
Secondo Carla Rocchi, presidente dell’Ente Nazionale protezioni animali, si tratterebbe, invece, diuna vera idiozia e non esisterebbe alcuna tassa. Il presidente dell’Enpa, inoltre, si dichiara pronta a lottare per non far passare questa legge, in quanto il fatto che le persone abbiano un cane o un gatto in casa è già, di per sé, un “alleggerimento per il comune”.


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